Il carnevale è certamente uno dei momenti maggiormente sentiti nel territorio di Sauris, ma in quest’anno così complesso, in cui le maschere lasciano lo spazio alle mascherine, non ci resta che raccontarlo facendo riaffiorare i ricordi; l’apice delle celebrazioni era previsto per il sabato grasso, 13 febbraio, ma la manifestazione è stata annullata per ovvi motivi.
Tra tutti i travestimenti, spicca quello del Re delle maschere, il KHEIRAR, che con la sua caratteristica scopa di saggina, spazza via le fatiche dell’inverno da case e strade, preannunciando l’arrivo di nuove energie.
L’arrivo del KHEIRAR è preceduto da quello del suo alter ego, il RöLAR, l’unico personaggio a viso scoperto.
Il RöLAR è la vera e propria sentinella del carnevale, quello che con il viso ricoperto di fuliggine e i campanacci legati alla cinta, passa di casa in casa per richiamare le maschere ai festeggiamenti, dando vita alla festa.
Con il RöLAR e il KHEIRAR in testa, un allegro e colorato corteo si snoda da Sauris di Sopra fino a Sauris di Sotto attraverso il bosco; per rischiarare il buio, vengono accese le lanterne che rendono la sfilata ancor più suggestiva a pittoresca. La manifestazione si conclude in un’ampia radura dove le maschere vengono accolte da un falò di buon auspicio e ci si ristora con vin brulè e frittelle.
Per chi volesse approfondire l’argomento, segnaliamo un’interessante pubblicazione a cura di Linda Armano del CENTRO ETNOGRAFICO Zahre-Sauris
Note
- DER ZAHRAR VOSCHANKH, Il carnevale di Sauris e le sue maschere.
- @credit foto: Ermes Colle